Care e cari pontelongani, fedeli di altri Paesi, amici sindaci, ritrovarsi in tanti dopo 348 anni a celebrare il VOTO alla Madonna contro la pestilenza che colpì le genti del nostro territorio nel 1600 è prova di un’ammirevole fede religiosa e civile. Prova di un impegno a custodire e rinnovare una promessa solenne. Quella promessa di fede fatta alla Madonna, richiama il nostro pensiero ai nostri tragici giorni. E’ doveroso ricordare che la Madonna oggi celebrata e  invocata, è anche Maria di Nazareth, è una donna israelita, ebrea, per giunta palestinese. Non è facile essere oggi palestinesi, come non lo è stato in passato essere ebrei, neanche oggi.

La terra e il  popolo di Maria di Nazareth, oggi è diviso fra due religioni e due appartenenze etniche che non riescono a convivere, non finiscono di soffrire. Molti di noi non capiscono perché. Le radici di questo odio sembrano altrettanto profonde quanto insensate. Entrambi credono nello stesso Dio, pur attraverso la testimonianza e la rivelazione di diversi profeti, perché Dio riconoscono entrambi è solo uno.
Entrambi vivono nello stesso luogo sulla terra; potrebbero fare della collaborazione e della condivisione delle intelligenze e dei saperi, uno strumento per renderla un vero paradiso, invece non perdono l’occasione per distruggerla e per erigere muri e combattere guerre che coinvolgono anche i loro vicini confinanti. Strana e terribile può essere la natura umana, soprattutto quando si sente troppo potente, anche nei confronti di Dio. 

Preghiamo allora Maria di Nazareth, la Madonna, ognuno secondo la propria fede religiosa o laica, affinché l’ingiustizia e l’odio non perpetuino la guerra e vanifichino i tentativi di pace. Pregare come atto d’umiltà che unisce gli spiriti, che crea unità, l’unità nella Pace e convivenza per l’umanità intera. Una umanità che può convivere e condividere la stessa strada, la stessa storia, gli stessi Paesi, lo stesso pianeta senza farsi la guerra, senza essere gelosi e invidiosi gli uni degli altri, senza essere superbi della propria presunta superiorità etnica, culturale, tecnologica, economica o sessuale che sia.

Sono le donne, le madri e le sorelle gli esseri umani che soffrono di più nel mondo e se non muoiono conservano ferite profonde nel corpo e nell’anima che non sempre potranno essere rimarginate.
Sosteniamo, nel nome di Maria di Nazareth, le donne che vogliono levare la loro voce contro la guerra e contro l’ingiustizia! In Palestina e in Israele, come in Ucraina e nel MedioOriente o in Africa. 
Sosteniamo le donne anche  nelle nostre città e paesi, in Italia e nel resto del mondo cosiddetto avanzato contro la violenza che su di loro viene quotidianamente consumata da uomini che dicono di amarle e invece vogliono possederle.
Situazioni che quasi sempre non hanno voluto, non hanno cercato, ma hanno solo subìto e non hanno il potere di controllare, costrette per tante ragioni al silenzio.
Il silenzio quasi sempre non è una scelta, ma una condizione cui le donne sono state costrette spesso con la forza e con la violenza, perché comunque la storia è una storia di potere, di scelte e di prevalenza del pensiero maschile.

Viviamo in un’epoca in cui i Diritti Umani vengono riconosciuti e proclamati ad alta voce nel mondo non solo occidentale, dove le donne hanno acquistato pari dignità in molti campi dell’esperienza umana. Ciò non basta! In questa nostra festa del Voto alla Madonna, preghiamo Maria di Nazareth perché dia sempre più forza alle donne per affermare nella vita reale i valori di Pace, Giustizia Sociale, Convivenza tra popoli e Parità autentica! Grazie per l’attenzione!
Buona Festa del Voto a tutte e tutti!!
Il Sindaco, Roberto Franco